Distribuzione e statistica delle trombe d'aria in Italia

A cura di Mauro Giovannoni

I DATI E LE IMMAGINI CONTENUTI IN QUESTA PAGINA SONO DI PROPRIETA' ESCLUSIVA DELL'AUTORE. IL LORO USO E LA LORO DIFFUSIONE NECESSITANO QUINDI DEL CONSENSO DELL'AUTORE.

Di seguito vengono presentati alcuni dati statistici riguardanti l'incidenza e la distribuzione dei tornado sul nostro territorio nazionale.
Tale ricerca è stata effettuata dall'autore a partire dal 1991 utilizzando le segnalazioni degli eventi riportate dai mass-media: quotidiani, telegiornali, televideo ecc.
Nella cartina qui riportata sono segnati i luoghi di 163 episodi riportati dal 29 settembre 1991 fino al 6 marzo 1999.


Da una prima analisi di questa cartina emergono alcuni dati molto interessanti.
Innanzitutto si può constatare come i tornado siano frequenti su tutta la Pianura Padana, lungo il Versante Tirrenico e sull'Appennino Centrale.
Le trombe d'aria appaiono invece scarse o assenti lungo il medio Versante Adriatico e sulla Sardegna.
Con l'ulteriore ausilio dei dati della distribuzione stagionale l'autore ha potuto trarre le seguenti importanti conclusioni:

Distribuzione stagionale nelle varie aree:
-Liguria e alta Toscana: da giugno a dicembre con picco a settembre.
-Lombardia e Piemonte: da giugno a ottobre con picco ad agosto.
-Friuli e Veneto: da giugno a novembre con picco a settembre (in Veneto sono molto probabili anche nel periodo giugno-agosto con un episodio anche ad aprile, in Friuli sono improbabili fino a giugno).
-Emilia: spesso primaverili; da aprile a agosto ma con picco ad agosto.
-Umbria e Toscana centrale: picco a settembre.
-Medio e Basso Tirreno (Lazio, Campania e Calabria): rare in giugno e luglio, picco a ottobre ma probabili fino a dicembre e gennaio.
-Abruzzo: registrate solo in agosto.
-Puglia: picco a ottobre.
-Sicilia: picco a novembre.

Riassumendo:
In primavera l'area di maggiore probabilità interessa l'Emilia Romagna. Tale area risale, dalla tarda primavera, verso il Veneto e successivamente si porta sul Friuli.
Intanto, ad agosto, i tornado si abbattono sul Nord-Ovest.
A settembre poi la massima probabilità di sviluppo delle trombe d'aria si ha sul Golfo Ligure per poi "scendere" lungo il Versante Tirrenico nei mesi di ottobre e novembre.

Di seguito viene mostrato un grafico sulla distribuzione mensile delle trombe d'aria (i dati riguardano il periodo 1992-1999).



Appare importante anche fare alcune considerazioni sulla tipologia e il grado di pericolosità delle trombe d' aria nelle varie aree. I tornado del Versante Tirrenico e del Golfo Ligure nascono quasi tutti come trombe marine quindi la loro potenza è limitata. Le trombe che nascono sulle pianure interne (Lazio, Puglia ma soprattutto Pianura Padana) sono potenzialmente più pericolose e soprattutto sulla Pianura Padana Orientale possono dar luogo a fenomeni molto intensi per via dell'irruzione di aria fredda e secca dalle Alpi e del contemporaneo richiamo di aria caldo umida dal Golfo di Venezia (umidificata dal mare).

Bisogna infine sottolineare che una ricerca così condotta presenta dei limiti:

1-Innanzitutto alcuni degli episodi riportati nelle cronache potrebbero non essere riconducibili ad una tromba d' aria, ma ad esempio a forti raffiche di vento sviluppatesi in un temporale (downburst, ecc.), oppure al passaggio di un groppo; il numero totale degli eventi potrebbe quindi essere inferiore a quello preso in esame.

2-D' altro canto vengono riportati solo episodi che hanno prodotto danni di rilievo, e quasi sempre inseriti in un contesto di maltempo generalizzato su tutta la penisola. Lo stesso autore ha notizia, o per avervi assistito o per segnalazione di altri, di fenomeni totalmente ignorati da tutti i mass-media.
Tornado deboli, isolati o di breve durata e trombe marine che toccano terra per poi dissolversi in breve tempo non vengono quindi riportati. Considerando che tali fenomeni costituiscono la maggioranza di quelli che andrebbero presi in considerazione è facile comprendere come la media riscontrata di 24 trombe d' aria per anno costituisca un valore senza dubbio molto inferiore rispetto a quello reale.

E' anche per questi motivi che le segnalazioni dei singoli osservatori sono fondamentali, quindi:

Contribuisci anche tu alla ricerca!
Invia la tua testimonianza ed eventualmente le tue immagini a:
tornadoit@libero.it