Tornado
a Genova il 2 settembre 1994: numerose trombe d'aria colpiscono l'Italia.
Foto di Igor Falcone
A cura di Mauro Giovannoni
Molto frequentemente la fine dell'estate rappresenta, in termini meteorologici,
il periodo più critico per le regioni centro-settentrionali italiane. L'aria
calda e ormai molto umida viene infatti spazzata via dall'ingresso nel Mediterraneo
di fronti freddi più o meno intensi di origine atlantica. La grande energia
accumulata durante tutto il periodo estivo si libera in poche ore in corrispondenza
del passaggio della parte più attiva di alcune perturbazioni. Forti manifestazioni
temporalesche interessano gran parte della penisola disponendosi lungo un
asse NNE-SSW; non è raro osservare in queste condizioni delle linee di groppo.
Poiché il passaggio è violentissimo, ma anche rapido, il pericolo maggiore
non sarà dato dall'accumulo di grandi quantità di pioggia ma piuttosto da
violente grandinate e trombe d'aria. Gli ultimi giorni di agosto e i primi
di settembre del 1994 saranno ricordati per lo straordinario numero di tornado
e trombe marine che hanno interessato le nostre regioni in almeno 3 "giorni
neri". Nel volgere di tre giorni infatti (fra il 31 agosto e il 2 settembre)
almeno 9 tornado, fra cui un F3, hanno colpito la Liguria, il medio e alto
Versante Tirrenico e la Pianura Padana centro orientale provocando vittime
e molti danni. Di nuovo il 9 settembre altri 2 tornado si sono abbattuti sulle
province di Pordenone e Brescia. Ma il peggio doveva ancora venire: il 14
settembre infatti un fronte freddo di insolita violenza semina al suo passaggio
ben 12 tornado che colpiscono Piemonte, Liguria, Toscana, Umbria, Veneto e
Friuli. In un periodo di 15 giorni quindi il centro-nord viene colpito da
23 tornado: un numero insolitamente grande se si considera che la media annuale
fino alla fine degli anni '80 era stimata intorno alle 10-15 trombe d'aria.
Nella foto inviataci da Igor Falcone possiamo vedere l'imbuto contorto di
una tromba marina sulla costa di Genova-Pegli il giorno 2 settembre. La tromba,
della durata di 3 minuti, si è successivamente spostata sulla terraferma producento
danni di scarsa entità. Quel giorno altri 3 tornado hanno colpito la Toscana
ed il Lazio.
L'insorgere di molti tornado (per convenzione almeno 6) in poche ore e su
un'area relativamente piccola viene indicato con il termine "tornado
outbreak" (letteralmente esplosione di tornado) o sciame
di tornado. Lo sciame che ha interessato l'Italia il 14/9/1994 è
un esempio di sciame lineare: in quel caso, infatti, le celle
temporalesche si disposero lungo una linea ideale legata al passaggio del
fronte freddo.
La peculiarità della climatologia dei tornado statunitensi va ricercata proprio
nei tornado outbreaks che interessano le
Grandi Pianure. Condizioni particolari possono infatti produrre negli Stati
centro-orientali degli USA spaventosi gruppi (clusters) di
supercelle. Dai mesocicloni di ognuna di queste scendono a più riprese tornado
insolitamente violenti e duraturi. Il numero totale di vortici che toccano
terra in poche ore è veramente impressionante: si sono registrati fino a 148
tornado in 18 ore. L'ultimo grande sciame di tornado ha interessato gli stati
dell'Oklahoma e del Kansas il 3 maggio 1999. In un solo pomeriggio ben 74
trombe d'aria sono discese da un cluster di 8 supercelle e la periferia di
Oklahoma City fu letteralmente rasa al suolo da un F5.
In questa rara immagine satellitare si osserva il mostruoso cluster
di supercelle da cui sono discesi i 74 tornado del 3 maggio 1999.
Le incudini risultano fuse ad evidenziare un'unica enorme formazione temporalesca;
si distinguono benissimo le singole cupole "spumeggianti" prodotte
dalla grande spinta verticale dei mesocicloni.
La causa di queste crisi meteorologiche, capaci di provocare
più devastazioni di un ciclone tropicale, è da ricercarsi sì nelle condizioni
atmosferiche particolari, ma soprattutto nella conformazione orografica del
territorio. L'Italia fortunatamente, data la scarsa estensione delle zone
pianeggianti, non potrà mai essere colpita da questi sciami micidiali. Una
supercella accompagnata da un tornado violento (anche F5) non può escudersi,
ma uno sciame, nel nostro paese, sarà sempre composto da trombe d'aria deboli
di tipo non mesociclonico.
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