La
Furia del Cielo (2)
A cura di Mauro Giovannoni
Questa straordinaria immagine ripresa dal nostro socio Nicola Gelfi il 3 luglio
1998 mostra un tornado sulla periferia sud di Brescia. Al momento in cui scattava
la foto Nicola ha registrato, dalla sua postazione, raffiche di vento superiori
agli 80 Km/h.
L'aspetto turbolento e la notevole estensione orizzontale della nube a imbuto
uniti alle osservazioni dettagliate dell'autore della foto fanno ritenere
che questa tromba d'aria discendeva da un temporale a supercella.
Due trombe marine presso Punta Raisi, in provincia di Palermo (foto di Antonio
Mirabella).
Secondo la dettagliata testimonianza dell'autore di questa foto le due trombe
discendevano da un Cumulo congesto. Molte trombe marine si formano alla base
di tali nubi mentre quasi tutti i tornado terrestri sono associati a Cumulonembi
in fase matura.
I volori di temperatura ed umidità relativa registrati in concomitanza con
lo sviluppo del fenomeno erano rispettivamente di 28°C e 85%. Tali valori,
molto elevati, contribuiscono a rendere l'aria molto instabile e fovoriscono
lo sviluppo di trombe d'aria e marine, soprattutto in corrispondenza dell'irruzione
di aria fredda.
E' infine molto interessante notare come la tromba marina più piccola, dotata
di energia inferiore, si contorce, avvolgendosi attorno a quella più grande
e potente.
L'imbuto di un tornado pende basso alla base di una potente nube temporalesca.
La foto è stata scattata da Enrico Paci presso Lanuvio (Roma) il 18/10/1990
verso le ore 15.00.
Nelle zone pianeggianti del Lazio le condizioni idonee per lo sviluppo di
tali fenomeni si verificano frequentemente, specie nel mese di ottobre e in
corrispondenza dell'afflusso di aria coldo-umida da SW.
L'atmosfera, in questa occasione, ha assunto una tonalità verdastra. Una tale
colorazione del cielo accompagna quasi sempre lo sviluppo delle trombe d'aria,
soprattutto di quelle più intense.
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