La
tromba marina di Venezia del 6 giugno 2002
Foto di Stefano Soffiato
A cura di Mauro Giovannoni
In pochissimi luoghi al mondo si può assistere ad uno spettacolo simile. Una
magnifica tromba marina si staglia maestosa sui cieli di Venezia. L'imbuto
pende basso dalle nubi proprio sullo sfondo di quella che è considerata da
molti la Piazza più bella del mondo. La posizione dell'autore della foto è
favorevolissima: l'allineamento con la tromba marina e Piazza San Marco è
semplicemente perfetto. Il tetto piramidale del Campanile e il cono nero rovesciato
prodotto dal vortice creano un gioco di forme veramente notevole. Poi sulla
destra la Basilica e Palazzo Ducale a completare una visione difficile da
dimenticare. Complimenti quindi a Stefano Soffiato web-master
del sito www.venessia.com.
Queste immagini faranno la felicità di molti turisti e, ovviamente, di tutti
noi meteorologi.
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Questa è una delle trombe formatesi il giorno 6 sul Nord Italia per l'ingresso
da W di una massa d'aria fredda presente soprattutto in quota. I tornado,
anche forti, colpiscono la Laguna di Venezia con relativa frequenza. Quello
che appare insolito è il periodo dell'anno in cui questo vortice si è abbattuto.
La stessa posizione del minimo depressionario, il richiamo di correnti sciroccali
e la conseguente acqua alta fuori stagione appaiono eccezionali. La tromba
marina si è sviluppata intorno alle 19.15 nella zona di Campalto provocando
stupore e apprensione ma, per fortuna, nessun danno.
Diversa invece la situazione in altre zone del Nord. Alcuni temporali sono
degenerati in supercelle in una zona compresa fra le pianure lombarde e romagnole.
I danni maggiori però si sono registrati su tutto l'arco Alpino per le piogge
abbondanti dovute al sollevamento forzato dell'aria in corrispondenza della
catena montuosa.
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Non è semplice effettuare una valutazione approfondita sulla natura del fenomeno
preso in considerazione. Ci sono infatti, nonostante l'intensità moderata
della tromba marina (già di per se non significativa), evidenze della presenza
di un mesociclone sulla zona.
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Le immagini radar, pur non mostrando un'eco a uncino definita, segnalano la
presenza di un potente nucleo temporalesco. Nella prima foto inoltre sembrano
presenti, proprio sopra il cono, una nube a parete con la sua coda (a sinistra).
Nessuna evidenza invece del "collare", che circonda
la parte superiore di quasi tutte le trombe marine. Un'ipotesi plausibile
è quella della presenza di una supercella ormai in fase di decadimento, dissoltasi
poi in mare per la temperatura dell'acqua ancora non elevata. Il wind-shear
sulla zona, al momento dell'intensificarsi deciso dell'attività temporalesca,
era infatti significativo. Lo sviluppo di moti rotatori nella bassa atmosfera
era quindi molto probabile su una vasta area comprendente buona parte della
Pianura Padana centro-occidentale: la provincia di Mantova è stata colpita,
poche ore prima, da un forte tornado.
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