Tromba marina a Vieste il 30 agosto 1999

A cura di Mauro Giovannoni

Questa spettacolare sequenza di immagini mostra la formazione e lo sviluppo di una tromba marina a largo di Baia Falcone, comune di Vieste (Foggia), il 30 agosto del 1999.
Tutte le foto sono state scattate da Gianfranco Angeloni. Ringraziando Angeloni, invito tutti a visitare il sito di Legambiente.

Il giorno 29 agosto forti temporali avevano interessato il Gargano con intense raffiche di vento. La mattina del 30 il cielo si presentava poco nuvoloso. Nel pomeriggio l'attività convettiva ha raggiunto il picco con la formazione di diversi cumuli e cumulonembi. La tromba marina è discesa da un cumulonembo, formatosi intorno alle 17.30, che procedeva da NW verso SE.
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In questa prima immagine si scorge l'imbuto nel primo stadio di sviluppo. Alla destra del piccolo vortice (più chiaro) si nota una banda nuvolosa molto scura. Questa formazione chiamata inflow band si genera in corrispondenza dell'ingresso dell'aria caldo-umida alla base del cumulonembo. I rovesci di pioggia, invece, caratterizzano le zone in cui l'aria fredda dilaga dall'alto verso la superficie marina.

Questa seconda immagine è stata scattata intorno alle 17.50. Il cono ora si distingue molto più facilmente ed è visibile anche la zona in cui il vortice viene in contatto con l'acqua. Si può quindi classificare il fenomeno come tromba marina.

La terza foto è stata scattata intorno alle 18.00. Finalmente, come testimonia Gianfranco, le persone sulla spiaggia cominciano ad accorgersi del fenomeno! L'imbuto è molto esteso e la nube di acqua marina vaporizzara alla base del vortice è ora larga e ben visibile.
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Sono le ore 18.15 molte persone sono fuggite ma molte si trattengono ad osservare il fenomeno. La tromba marina ha ormai raggiunto dimensioni ragguardevoli e si è inoltre avvicinata alla costa. Se si concentra l'attenzione sulla struttura della base del cumulonembo si può vedere come gli elementi precedentemente descritti (inflow band e rovesci) si siano mantenuti ben distinti per tutta la sequenza.
E' molto interessante notare come i rovesci circondano la zona centrale in cui dominano le correnti ascensionali e in seno alla quale si genera la tromba. Osservare questi elementi risulta molto utile nel caso si voglia capire in quale parte di una nube si può formare un tornado.
Il vortice, nel suo spostamento verso SE, ha sfiorato la costa prospiciente a Vieste.
In quello stesso giorno almeno 3 tornado hanno interessato il Centro-Sud della penisola. Statisticamente i fronti freddi che attraversano l'Italia a fine agosto ed inizio settembre sono molto attivi dato il forte contrasto fra le masse d'aria. E' molto frequente che tale "rottura dell'estate" venga caratterizzata dalla formazione di una linea di groppo in seno alla quale possono formarsi molte trombe d'aria. Tale linea di groppo si presenta come una barriera pressoché continua di temporali che si sviluppa per centinaia di chilometri precedendo il fronte freddo di molti minuti.

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